Un albo a settimana per ogni mese
Cosa meglio di un albo illustrato può spiegare ai bambini e alle bambine temi che, per la loro delicatezza, sono di difficile comprensione?
Associazione Officina Educativa dedicherà ogni mese a un tema diverso. Proporrà un albo illustrato a settimana che aiuti i bambini e le bambine, con i loro genitori, a riflettere sul tema scelto.
Un albo è uno strumento ideale, in cui immagini e testo costituiscono una doppia narrazione che si intreccia e si snoda accompagnando il bambino e la bambina in un viaggio che può percorrere in compagnia di un adulto, dei coetanei o da solo, alla scoperta di sé e delle numerose emozioni e situazioni che incontrerà nella lunga strada della crescita.
Marzo: Che noia, che noia!
Settimana 1: Uffa, che noia! (Henrike Wilson) Beisler editori
Protagonista di questo albo è Orsacchiotto, un piccolo orso tremendamente annoiato che guarda la nebbia in una giornata uggiosa, seduto sul tronco caduto di un albero.
L’orsetto cerca qualcuno con cui giocare, ma tutti sono indaffarati e non possono dedicarsi a lui.
L’animale vaga sconsolato nel bosco fino a quando, stanco di quel camminare senza meta, si ferma e si lascia cadere sul prato, a fare niente e a sospirare per molto tempo.
Poi all’improvviso succede qualcosa, qualcosa di semplice, ma che attira l’attenzione di Orsetto: un soffio di vento gli arruffa il pelo e, sopra di lui, le nuvole passano veloci davanti ai suoi occhi… ed ecco che una talpa sbuca dalla sua tana per poi rientrarci velocemente. E in quel momento il cucciolo si accorge che intorno a lui ci sono molte cose che lo stimolano e lo portano a viaggiare con la fantasia: il battito d’ali di un uccellino lo spingono a fingere di essere un’aquila maestosa e immagina di sorvolare monti, valli e boschi, fino a quando una splendida luna piena non lo sorprende e lo riporta ai suoi prati e alla tana, dove ad attenderlo ci sarà la sua mamma.
“Uffa che noia!” è un albo che affronta un tema molto attuale: la paura della noia, preoccupazione che coinvolge non solo i bambini, ma anche i genitori. Un libro che spiega quanto può essere stimolante avere del tempo senza per forza essere impegnati in qualcosa. A volte, fermarsi e lasciarsi andare alla fantasia, può risultare molto più divertente che avere per forza tra le mani un gioco o avere sempre qualcuno con cui giocare. Anche da soli ci si può entusiasmare e quando sembra che non ci sia proprio niente da fare, bisogna solo aspettare. Alla fine, qualcosa succede sempre.
Le illustrazioni, a tutta pagina, sono fatte di colori pieni, quasi sembrano velluto. Nella foresta, così grande e avvolta nella nebbia, anche un animale grande come un orso sembra perdersi, lasciando tracce sull’erba che ci mostrano il vagare senza sosta tra gli alti alberi, come a voler trasmette il profondo senso di noia del giovane protagonista. Significativa l’immagine in cui Orsetto si lascia andare ai propri sensi e, guardando le nuvole, scorge nelle loro forme conigli che saltano e orsi che si rotolano nel cielo.
Settimana 2: Ufff… (Claude K. Dubois), Babalibri
Settimana 3: ll signor Noia (Pedro Mañas, David Sierra Liston), Pane e Sale.
Settimana 4: Uffa, che noia! (Shinsuke Yoshitake), Fatatrac
In questo divertente albo, un ragazzino annoiato analizza la noia in maniera dettagliata, al fine di scoprirne il significato e trovare un modo per affrontarla.
Il protagonista si chiede il perché della noia e che cosa sia esattamente. Ponendosi queste domande, il bambino inizia a pensare a quello che potrebbe essere divertente e a ciò che invece risulta tedioso. Forse sono le cose che restano sempre uguali ad essere noiose e quelle diverse ad essere più divertenti. Oppure sono le cose che non hanno niente a che fare con noi a risultare tanto noiose? E se anche gli oggetti si annoiassero? Come un paio di scarpe troppo strette che non vengono mai indossate, forse anche loro finiscono per annoiarsi a restare sempre ferme nell’armadio. E gli animali? Lo scarafaggio non si annoia mai?
In questa analisi, il bambino si rende conto che nella vita non esistono solo la noia assoluta o il grande divertimento, ma anche tanti momenti neutri, come quando ci si veste, ci si lava i denti o si aspetta al semaforo. Osservando gli altri, il ragazzino riflette sul fatto che forse ci sono persone che in apparenza si divertono, quando in realtà si annoiano e altre che sembra si stiano annoiando quando invece si divertono.
Questa profonda esplorazione che il piccolo protagonista fa, in un modo molto spassoso, del concetto di noia, lo porta a cercare delle strategie per affrontare quello che chiunque, grande o piccolo che sia, è costretto a sperimentare molte volte nel corso della propria vita. La noia esiste, i bambini devono imparare a conviverci e a trovare delle soluzioni per saperla gestire nel migliore dei modi.
I disegni sono caratterizzati da un tratto semplice e pulito. Ogni pensiero e ipotesi del bambino viene illustrato in maniera dettagliata, a tal punto da rendere le illustrazioni particolarmente esilaranti.