ADOLESCENTI E USO DEI SOCIAL: LO SGUARDO DEGLI ALTRI

L’adolescenza è il periodo evolutivo che segna la transizione dalla fanciullezza all’età adulta. E’ una fase di sviluppo evolutivo molto delicata, spesso difficile da definire cronologicamente, caratterizzata da cambiamenti sul piano fisico, cognitivo, emotivo e sociale. L’appartenenza ad un gruppo è un elemento fondamentale dell’adolescenza. La gruppalità ha il compito di rendere pensabili le difficoltà della crescita, sostenendo la trasformazione del sé infantile al sé adulto e contribuendo alla costruzione della propria identità.

Gli adolescenti di oggi vivono un modo diverso dal nostro, un mondo permeato da internet e dai social che per noi adulti, che non siamo nativi digitali, è completamente nuovo. È un mondo nel quale non ci sono confini geografici, barriere di alcun genere, si può raggiungere ogni persona e luogo del pianeta in qualsiasi momento. Offre la possibilità di sperimentare nuovi modi di comunicare con gli altri, instaurare relazioni, vivere emozioni.

La piazza virtuale

La socialità dei ragazzi di oggi si è spostata, dunque, dalle piazze reali a quelle virtuali. Smartphone e computer rappresentano una palestra sociale dove i ragazzi e le ragazze possono allenare le nuove competenze relazionali: sono uno strumento di supporto in grado di soddisfare l’esigenza evolutiva di socializzazione, consentendo di esprimere la propria identità sociale in rete e di osservare l’identità degli altri.

Lo sguardo sulle vite degli altri diventa un termometro su cui misurare come si sta proseguendo lungo il percorso della propria crescita.  I più giovani tendono a confrontarsi con le immagini online dei loro coetanei e ricercano approvazione attraverso i like. Il mi piace non è tanto per l’immagine in se ma per la persona, per il proprio modo di essere. Il numero di like e di followers diventa uno strumento per valutarsi e valutare i propri coetanei.

Questo continuo ed esplicito confronto sociale a cui si espongono gli adolescenti su internet può avere importanti effetti psicologici, come il sentirsi non accettato ed inadeguato e può portare a isolamento e ritiro sociale.

Fondamentale, dunque, è la presenza di una comunità educante quali genitori, insegnanti ecc… che mantenga aperto un canale di dialogo con l’adolescente, creando un clima di serenità in cui si possano condividere preoccupazioni, dubbi, emozioni che si provano quando si è in rete. Importante, inoltre, è mostrare ai nostri ragazzi un autentico interessamento alla loro quotidiana realtà, a quanto accade e non accade nella vita reale e virtuale, creando momenti per stare insieme.

Bibliografia e sitografia

Lancini M.  (a cura di), 2019. “Il ritiro sociale negli adolescenti. La solitudine di una generazione iperconnessa” Raffaello Cortina Editore

www.generazioniconnesse.it